In occasione del referendum costituzionale relativo alle Modifiche degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, a partire da martedì 18 febbraio, è possibile fare domanda per l’esercizio del voto a domicilio. Il voto a domicilio consiste nella possibilità, data alle persone affette da gravissime infermità, tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano e che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali di esercitare il diritto di voto, in tutte le consultazioni elettorali o referendarie, presso la propria abitazione o in un’altra abitazione, ove eventualmente dimorino per motivi di assistenza, anche se posta in Comune diverso da quello di iscrizione nelle liste elettorali.
Gli elettori interessati devono far pervenire, tra il 40° e il 20° giorno antecedente la data della votazione e quindi dal 18 febbraio 2020 al 9 marzo 2020, al sindaco del Comune di iscrizione nelle liste elettorali:
una dichiarazione in carta libera, attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimorano, recante l’indicazione dell’indirizzo completo di questa e un recapito telefonico. Tale dichiarazione deve essere corredata di copia della tessera elettorale;
un certificato, rilasciato dal funzionario medico, designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, in data non anteriore al quarantacinquesimo giorno antecedente la data della votazione, che attesti l’esistenza delle condizioni di infermità. Non è richiesto il possesso di certificati di handicap ai sensi dell’art. 3 Legge 104/1992 o di invalidità, ma è sufficiente la certificazione del SSN.
L’ufficio elettorale, verificata la regolarità della domanda predisporrà l’autorizzazione al voto domiciliare ed organizzerà la raccolta del voto da parte del Presidente del seggio designato.
E’ bene ricordare, inoltre, che i cittadini con disabilità possono esercitare il diritto di voto in una qualunque altra sezione elettorale, se nella sezione elettorale alla quale sono iscritti sono presenti barriere architettoniche, previa esibizione, unitamente alla Tessera elettorale, di un’attestazione medica rilasciata dall’AUSL competente. Questa attestazione è valida anche se rilasciata in precedenza per altri scopi, come pure è valida una copia della patente di guida speciale, purché dalla documentazione risulti l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.